OgIl mondo della ristorazione sta attraversando un periodo di grandi cambiamenti. Tra nuove abitudini dei consumatori, sfide economiche, innovazione tecnologica e intelligenza artificiale, è importante intercettare i nuovi trend e stare al passo per cogliere nuove opportunità.
Ma quali sono le tendenze della ristorazione per il 2025? Che cosa ci riserva il futuro? Scopriamolo insieme partendo prima di tutto dallo “stato di salute” del settore.
Sommario
Secondo l’ultima indagine del Centro Studi FIPE, il IV trimestre del 2024 ha visto una frenata del settore, con un calo del -21,1% nelle performance economiche e un -16,7% nei flussi di clientela. Ma non è tutto negativo: su base annua, l’indicatore è positivo (+4,5%), segno che la ripresa c’è, anche se graduale. Un altro dato da non sottovalutare è il rallentamento dell’inflazione, a causa della riduzione dei prezzi dell’energia: nel 2024, i prezzi della ristorazione sono aumentati in media del 3,2%, meno rispetto al 5,9% dell’anno precedente.
Che cosa ci dicono, quindi, questi dati? Quali azioni dovranno intraprendere gli operatori del comparto per rimanere competitivi? Sicuramente sarà fondamentale:
Queste sfide sono confermate anche da un’altra recente ricerca: il rapporto Mintel 2025 Global Food and Drink Trends. In base a un’analisi dei comportamenti dei consumatori, dell’innovazione nei prodotti alimentari e delle sfide globali (come cambiamenti climatici e nuove tecnologie), nel comparto emergeranno in particolare quattro tendenze:
Vediamole insieme una per una e cerchiamo di capire in che modo un prodotto come la pasta fresca artigianale è in grado di soddisfarle tutte e quattro.
Le persone vogliono mangiare cibi buoni e salutari. C’è una maggiore attenzione, quindi, a proteine, fibre e ingredienti funzionali. Per le aziende produttrici di pasta fresca, questo può tradursi nell’uso di farine integrali, grani antichi o ingredienti particolari che rendono il prodotto più equilibrato dal punto di vista nutrizionale. Come nel caso dei nostri ravioloni valtellinesi con grano saraceno o dei ravioli porri, erbette e mandorle con sfoglia integrale.
Anche a tavola le persone sono più propense ad accettare la propria imperfezione e a concedersi qualche peccato di gola. Ma in cosa si traduce questa tendenza? Nel voler sperimentare anche gusti nuovi, abbinamenti insoliti, cotture innovative. Come un antipasto o un aperitivo con pasta ripiena fritta in padella o in friggitrice ad aria.
La provenienza degli ingredienti conta sempre di più. Le persone vogliono sapere da dove arriva ciò che mangiano e prediligono prodotti locali e trasparenti. Per una realtà come la nostra, questa non è però una tendenza futura: è il nostro presente, visto che già da tempo abbiamo scelto di utilizzare soltanto carne e farina 00 italiana per i nostri ripieni e la nostra sfoglia e di privilegiare sempre prodotti di provenienza nazionale quando possibile. Inoltre abbiamo investito in sostenibilità e continuiamo a farlo sempre di più. Lo testimonia il nostro packaging riciclabile che utilizziamo per confezionare i nostri prodotti e che abbiamo lanciato solo alcuni mesi fa.
L’innovazione è fondamentale, ma non bisogna perdere di vista la tradizione. La chiave del successo è trovare il giusto mix tra le conoscenze e le abilità umane e le tecnologie moderne per garantire un prodotto di qualità senza perdere il carattere artigianale. Proprio quel che accade ogni giorno all’interno del nostro pastificio
La pasta fresca, dunque, è un prodotto vincente, su cui chi opera nel settore della ristorazione farebbe bene a scommettere per stare al passo con i tempi e non perdere ghiotte opportunità. Se sei un ristoratore o un grossista, scopri in che modo i prodotti La Ginestra possono arricchire il tuo menù e offrire ai tuoi ospiti proposte in linea con le nuove tendenze del settore.