PRIVATE LABEL: Tu scegli la pasta, noi la produciamo e confezioniamo col tuo marchio

Private Label

“È quello che facciamo noi – spiega Luciano Garolla, socio fondatore e responsabile commerciale del Pastificio La Ginestra –. “È una formula che abbiamo voluto adottare negli anni, per essere più vicini ai nostri clienti cercando di soddisfare le loro richieste creando nuovi prodotti o adattando quelli già esistenti. Realizziamo le nostre paste rispettando sempre il massimo della qualità abituale, privando le confezioni dei riferimenti aziendali e sostituendoli con quelli desiderati dal cliente.

Abbiamo una varietà considerevole di paste ripiene e non ripiene, pertanto possiamo soddisfare con un ottimo tempismo le scelte dei nostri clienti. Ma quello che più ci piace fare è creare progetti con i nostri clienti, affrontare nuove sfide al loro fianco per aiutarli ad essere sempre più competitivi sul mercato. Fare squadra con i partner per creare insieme prodotti nuovi, linee nuove, è nell’anima della nostra azienda”.

L’ambiente collaborativo e amichevole, l’attenzione a ciò che il cliente desidera, la flessibilità sia sulle quantità che sulle tipologie dei nostri prodotti sono per noi pilastri professionali irrinunciabili.

Il private label, per noi, non vuole essere solo una mera questione commerciale ma la creazione di un rapporto duraturo, basato sulla fiducia tra noi e i nostri clienti. Un’occasione per mettere a disposizione altrui il nostro know how e personalizzare al massimo il servizio offerto.

Alta qualità, artigianalità e freschezza messa a disposizione dei nostri partners realizzando un prodotto finale che riporti il loro, e non il nostro, marchio. Tutto fa riferimento al distributore non al produttore.

Come funziona nel dettaglio? È più immediato di quanto non sembri: una volta che il cliente ha individuato un prodotto, o i prodotti, adatti al suo mercato, ci mettiamo all’opera, producendo sapientemente quanto richiesto, garantendo sempre la nostra ottima qualità.

Origini del private label: Gdo e canale Horeca

Tutto ha un inizio e quello del private label risale ad inizio Novecento ma solo più tardi, negli anni ’80, si sviluppa assumendo notevole importanza e riuscendo a portare nelle case di numerosi italiani prodotti realizzati anche da piccole aziende artigianali che, con marchio altrui, della Gdo (grande distribuzione organizzata) o tramite il canale della ristorazione possono “gareggiare” con brand più grandi.

La prima nazione a ricorrere al private label è la Gran Bretagna, all’epoca in forte crisi economica e proprio le crisi – nelle migliori occasioni – determinano soluzioni innovative perché per fronteggiarla i negozianti forniscono un’alternativa di mercato ad un costo più basso.  Non servono confezioni luccicanti, colorate, di grande impatto visivo ma solo il prodotto di qualità ad un prezzo accessibile.

Per rinvigorire l’economia – e il comparto del consumo fuori casa rappresenta già allora una grande fetta del mercato – è indispensabile fornire un’alternativa valida e promettente, non solo ai consumatori finali, ma ai fornitori di alberghi e ristoranti che devono poter proporre qualità ai propri clienti purché a portata di mano per loro, ovvero facile da acquistare.

Oggi, però il prodotto private label non si presenta in confezioni spoglie come un tempo, visto che l’elemento visual è sempre più determinante nel marketing ma attira la clientela con strategie diverse che mostrino attenzione verso alcuni temi cari ai consumatori: rispetto per l’ambiente, per la natura, per il riciclaggio, per il made in Italy. Tutto ciò si traduce in articoli confezionati con materie riciclate e riciclabili, a filiera corta, ecosostenibili, cruelty free, genuine e rintracciabili.