Le tendenze in cucina per il 2023

Food Trend 2023

Cosa proporre nel menù

Quali sono le nuove tendenze culinarie previste per il 2023? In che modo organizzare la propria cucina per proporre ai clienti piatti indimenticabili e in linea con le novità attuali?

Il 2023, secondo le prime valutazioni degli esperti del settore e dei maggiori ristoratori e chef, sarà un anno improntato alla riscoperta della cucina semplice, sostenibile e con un pizzico di estro, almeno in alcuni casi.
Il sempre più comune stile di vita volto a preservare la salute e l’ambiente, condizionerà le scelte alimentari verso cibi più sani e che abbiano meno impatto possibile sul cambiamento climatico.

Se lo scorso anno, con ricaduta anche nel 2023, è stato a vocazione poké e bowl, pietanze naturali e complete, piatti unici di derivazione hawaiana, ora il trend è rivolto ad una cucina il più possibile naturale e a filiera corta, con un ritorno alle cotture semplici: brace e bassa temperatura potrebbero divenire un must.
Tornano in voga i piatti della tradizione locale, spesso con un tocco di contaminazione esotica, o rivisitati in chiave gourmet.

Cosa portare in tavola? In una parola: sostenibilità

Cosa portare a tavola? Stare al passo con le nuove attitudini è indispensabile per offrire alla clientela piatti che siano attuali. Per farlo bisogna tenere d’occhio il mercato, seguire passo dopo passo i cambiamenti per sviluppare in tempo reale le aspettative dei clienti.
Secondo le ultime ricerche in rete, le persone tendono sempre più ad avvicinarsi alla natura, all’agricoltura sana, territoriale, sostenibile.

Nelle città nascono i cosiddetti orti urbani o pareti verticali su cui coltivare ortaggi e verdure, magari sul tetto condominiale o nel parcheggio. Si avverte il bisogno di freschezza e accessibilità a chilometro zero.

Secondo l’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) sono in aumento gli orti urbani estesi su quasi 2 milioni di metri quadrati di superficie in 77 capoluoghi italiani. L’orto diviene esigenza, narrazione delle origini del cibo, ricchezza locale, cura del benessere, bisogno di prossimità con l’aggiunta di un orto al ristorante, dove possibile, e apporta maggior valore alla cucina, creando qualcosa per sé e per gli altri. Sostenibile vuol anche dire essere consapevoli delle proprie azioni, dei propri interventi sull’ecosistema, per non sprecare risorse ed energie.
Il 2023 conferma il food delivery tra le tendenze di spicco, grazie anche alle piattaforme online come just eat, deliveroo, uber eats e altri simili che facilitano l’accesso a questo servizio ai clienti.
Dalla pandemia ad oggi sta crescendo esponenzialmente il numero dei fruitori di tale servizio. La digitalizzazione dei servizi continua a fare la differenza, creare un’app o appoggiarsi a quelle già esistenti, attivare pagamenti online, creare siti per ottimizzare l’esperienza del cliente dall’ordine al post consegna, sono fattori che vanno incontro alle abitudini dei giovani. Cosa non sottovalutabile perché è proprio la cosiddetta generazione Z (1997-2012) a dover essere conquistata per il futuro della “cucina fuori casa”.

Il delivery è parte del presente e del futuro della ristorazione italiana e bisogna sapersi adeguare a tale nuova sfida. Proprio per questo è importante organizzare la propria cucina con materie prime artigianali, locali, e cibi pronti anche ad essere trasportati a casa dei clienti, preferibilmente confezionati con materiali sostenibili, riciclabili, compostabili.

Integrare, diversificare, osare, partendo da una base di tradizione, genuinità e artigianalità, sono caratteristiche must per acquisire e fidelizzare la clientela, per aggiungere un posto in più alla propria tavola.

Novità culinarie: dagli insetti ai datteri

In termini di contenimento di impatto ambientale non va trascurata l’aspettativa da parte dei clienti, di leggere nel menù nomi di pietanze vegetariane e vegane. Vegani e vegetariani sono sempre più numerosi e, infatti, stando al rapporto Eurispes 2022 ammontano al 6,7% della popolazione nostrana di cui il 5,4% vegetariano e il restante 1,3% vegano. Oscillazione delle percentuali a parte, la scelta di un’alimentazione plant-based, è una tendenza che si sta consolidando in Italia e che interessa soprattutto i giovani.

Altro aspetto importante è rappresentato dal desiderio di scoprire cibi nuovi che siano nutrienti, naturali, salutari, anche se arrivano da zone geografiche distanti dalla propria.
In questo caso la filiera si estende per favorire il benessere fisico e mentale e portare sulla tavola un alimento dall’alto valore nutrizionale, il dattero. Quest’ultimo è tra i food trend del 2023. Frutto di una palma, tipico delle aree mediterranee e asiatiche, è ricco di ferro, sali minerali, amminoacidi, che aiutano l’organismo a contrastare livelli dannosi di colesterolo, ma è ottimo anche come antiinfiammatorio. In cucina è spendibile in vari modi, fresco, essiccato, per preparazione di dolci, naturale, come fine pasto, come accompagnamento di aperitivi, formaggi, cous cous, etc. Ciò che conta è che il suo uso in cucina sia sostenibile e al tempo stesso esotico.

La vera novità, a cui alcuni noti ristoranti e chef italiani stanno cercando di abituare i propri diffidenti clienti, è l’entomofagia, la cucina a base di insetti commestibili. Se ne parla già da tempo e ora sta diventando sempre più presente sulle tavole dei ristoranti. Non è solo un richiamo all’originalità, alla stravaganza ma un’esigenza dovuta all’intero sistema alimentare mondiale che risulta sotto stress a causa del cambiamento climatico in corso. I prodotti a base di insetti in Europa toccheranno, entro il 2030, 260 mila tonnellate per oltre 390 milioni di consumatori.

Food design: come impiattare la pietanza

Non va tralasciato che la cucina si mostra anche sui social network, quindi una “esibizione” del cibo nel piatto può far la differenza tra una prenotazione di un tavolo in più e una in meno.

Come recita un vecchio detto “anche l’occhio vuole la sua parte” ed è proprio questo il caso. Non solo bontà, freschezza delle materie prime possibilmente biologica o ecofriendly – tema a cui sempre più persone prestano attenzione – ma cibo in mostra.
Insomma, non si cucina più esclusivamente in cucina.

Tradizione e innovazione si sposano per dare vita a nuove creazioni da leccarsi i baffi e di cui far bella mostra online. Oggi il cuoco, il ristoratore, lo chef, non può restare “solo” in cucina, deve uscirne e calarsi nella più ampia “cucina digitale” del mondo online.